Passeggino o babywearing?

· Il famoso trio è davvero necessario? E se no quali sono le alternative? ·

Sono piuttosto fiera di proporvi oggi un articolo scritto in collaborazione con Gioia Baby.
Viste le tante domande che mi fate sul portare in fascia, e sulla differenza di uso e comodità rispetto al pesseggino, ho pensato di rivolgermi a degli esperti per darvi la risposta definitiva alla domanda più frequente, ovvero: è meglio optare per passeggino o babywearing?

Passeggino o babywearing: quale scegliere per il tuo bambino?

All’inizio lo stupore è tanto, la felicità è immensa e non vedete l’ora di dirlo ad amici e partenti, tutte le coppie che scoprono di aspettare un figlio vivono questi momenti di pura gioia, ma insieme arrivano anche tante domande. Sarà maschio o femmina? Che nome avrà? Dormirà nel lettone o nel lettino? E soprattutto come lo porteremo in giro? Ed ecco apparire l’immancabile lista nascita, ovvero l’elenco di tutto quello che si crede sia necessario acquistare per crescere un bambino in modo sano e sicuro.

Durante i primi anni del piccolo sono davvero tante le spese che si affrontano, anche perché, presi dall’ansia di essere pronti per ogni evenienza, i genitori preferiscono dotarsi di tutto il necessario, senza prima verificare se sia effettivamente una spesa utile per la crescita del bambino. Molti avranno sicuramente comprato valanghe di biberon per poi ritrovarsi ad allattare al seno, oppure si saranno visti comparire fra le mani la lunga lista di prodotti cosiddetti essenziali per il neonato e la futura mamma creata “su misura” dai più rinomati store di articoli per la prima infanzia. Ai neo genitori vengono affidate molte liste, alcune possono essere più o meno lunghe, ma in tutte compare un elemento che le lega: il passeggino trio, ovvero il set completo comprendente passeggino, navicella e ovetto (che sarebbe il seggiolino auto per neonati). Acclamato come una star del cinema, questo portabebè “must have” pesa fortemente sul budget familiare, raggiunge cifre davvero importanti.
Nonostante siano molto migliorati nel corso degli anni, i passeggini trio sono per lo più poco compatti e tendenzialmente molto ingombranti, ma restano comunque nella lista, fra gli immancabili, nonostante l’utilizzo che se ne fa sia poi di fatto limitato nel tempo. Infatti, ben pochi sanno che l’unico elemento davvero indispensabile del trio è l’ovetto, con il quale deve essere effettuato il trasporto del piccolo nei primi mesi di vita.

Ma quindi che alternative hanno i neo genitori?
Un valido aiuto, anche se meno conosciuto e diffuso, è fornito dal babywearing, ovvero la possibilità di portare i bambini addosso grazie all’aiuto di supporti portabebè, che promuove anche un accudimento naturale e rispettoso dei bisogni del bambino. Quando si parla di neonati la fascia elastica è un ottimo strumento per spostarsi, utilizzabile fin dai primi giorni di vita. Anche se il suo utilizzo è limitato nel tempo (può infatti arrivare fino ai 7-8 kg del piccolo) il suo costo è veramente ridotto e permette ai neo genitori di prendere confidenza con il mondo del portare senza influire in modo significativo sul budget. Poco ingombranti, maneggevoli e di facile utilizzo le fasce rigide o i marsupi ergonomici sono un’ulteriore possibilità per le mamma e i papà che desiderano approcciarsi al babywearing (per quanto di solito leggermente meno economici).

Ma quanto costano i portabebè?
Spesso si tende a considerare i portabebè ergonomici come un investimento evitabile, una moda alternativa riservata a pochi, e questo può dissuadere i genitori che non ne conoscono il potenziale. Considerando però che un marsupio ergonomico regolabile può essere utilizzato a partire dalle prime settimane di vita e fino ai 2 anni circa il costo reale è inferiore a quello di un caffè al giorno, mentre una fascia rigida non ha limiti di età o peso e quindi si ammortizza ancora meglio. Il babywearing per di più offre molti vantaggi, oltre ad essere più sostenibile a livello economico permette di muoversi liberamente anche in uno spazio ristretto o affollato (come la metropolitana), lascia le mani libere e quindi la possibilità di fare altre attività mentre siete a contatto con il vostro piccolo, che magari ronfa beatamente cullato dai vostri movimenti e al ritmo del vostro cuore. Qualsiasi portabebè si ripone in poco spazio, non occupa tutto il baule dell’auto come può succedere con i passeggini, è leggero e facile da usare può essere un valido alleato anche fra le mura domestiche, perché facilita il passaggio alla vita extrauterina del piccolo e perché permette ai genitori di rispondere ai suoi bisogni senza inutili stress.

Ma come decidere qual è l’opzione migliore per voi?
Precisiamo subito che una scelta non esclude l’altra! Esistono infatti moltissimi genitori che utilizzano entrambi i sistemi per trasportare il proprio bambino e spesso riescono a trovare un equilibrio perfetto in cui, ad esempio, quando il passeggino non viene utilizzato per trasportare il piccolo, diventa utile anche per riporre la borsa del cambio, la spesa o le giacche in caso di necessità. Optare per un portabebè non è solo una scelta legata alla modalità di accudimento preferita dai genitori, alle volte può essere necessaria proprio per facilitare gli spostamenti all’interno della città in cui si vive: vicoli stretti, scale frequenti, sanpietrini, condomini storici senza ascensori o mezzi di trasporto pubblici sono tutti ostacoli non facilmente evitabili con il passeggino.

Bombardati dalla pubblicità e dal marketing che caratterizzano il settore prima infanzia, i futuri genitori si vedono spesso quasi costretti a spendere cifre enormi per non far mancare nulla al nuovo arrivato. Ma cosa serve davvero ad un bimbo che sta per nascere? Ogni famiglia deve trovare in autonomia la risposta a questa domanda, ma per aiutarvi sappiate che esistono diverse letture che svelano consigli pratici per evitare spese inutili e inessenziali che possono guidarvi a scegliere cosa comprare e cosa no nel rispetto dei bisogni del piccolo e della sua crescita.

Anche se la ricerca del miglior passeggino trio rimarrà ancora a lungo ai primi posti tra le cose a cui i neogenitori si dedicano prima della nascita del piccolo, molti professionisti come pediatri, ostetriche e consulenti del portare promuovono e diffondono la pratica del portare addosso per fornire ai neo genitori una nuova consapevolezza. Il babywearing è un’alternativa meno costosa e più longeva con cui affrontare la nuova vita che li aspetta, senza nervosismi e tensioni, utilizzare un portabebè offre ai genitori libertà di movimento garantendo al neonato ergonomia e comfort, la sua efficacia è garantita dal fatto che, alle volte, spendendo di meno si può avere di più.

LEAVE A COMMENT

RELATED POSTS