camminare in acqua: i benefici

Camminata in acqua: benefici

· Camminare in acqua fa bene? E perché? Quali sono i meccanismi alla base, e quali i benefici? ·

Estate uguale caldo, e una delle cose più amate in questi casi è il mare: visto e considerato che una delle costanti della stagione estiva e del tempo afoso sono, ahimè, le gambe gonfie, oggi vi parlerò della camminata in acqua, un argomento di cui si parla spesso, ma sul quale restano sempre tante domande…
Quindi camminata in acqua: sì, no, benefici, ecc… Vediamo di parlare di tutto in maniera quanto più possibile completa, in modo da dirimere tutti gli eventuali dubbi.

Camminata in acqua: tutto quello che c’è da sapere

Vi scrissi già su Instagram tempo fa che spesso si parla, durante il periodo estivo, dei benefici che si ottengono camminando in acqua e/o sulla sabbia. E fin qui tutto ok. Ma, prima domanda, è davvero così? E se sì, perché avviene? Ovvero: quali sono i meccanismi che ci sono alla base? E, soprattutto, quali sono questi fantomatici benefici?

Camminata in acqua: vantaggi e benefici

Iniziamo col dire che sì, è assolutamente vero: queste camminate possono apportare reali benefici., in modo particolare a chi soffre di cattiva circolazione e/o di gambe gonfie.

Camminare in acqua non solo favorisce la circolazione, ma aiuta anche a contrastare i disturbi venosi degli arti inferiori (esempio: il senso di pesantezza, il gonfiore, eventuali formicolii…) e addirittura, grazie a queste azioni benefiche, contribuisce a migliorare alcuni inestetismi, come cellulite e piccoli capillari visibili.

Oltre a ciò, camminare in acqua, come qualsiasi altra attività cardiovascolare a basso impatto, migliora le capacità dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Inoltre si tratta di un tipo di movimento adatto a tutti, anche a persone anziane o con forte sovrappeso o a donne incinte, anche perché proprio grazie all’acqua che sostiene parte del peso, anche le giunture ne risentiranno molto meno.

Infine, se già tutto questo non fosse abbastanza, grazie all’azione contrastante dell’acqua, che offre una leggera resistenza, potrete anche svolgere una blanda azione di tonificazione muscolare (in particolar modo se siete più usi ad uno stile di vita sedentario), con un conseguente influsso benefico anche sul metabolismo (perché, come probabilmente saprete, il muscolo è un tessuto metabolicamente attivo, ovvero contribuisce al dispendio calorico: in pratica, più i vostri muscoli sono allenati, più calorie bruciate, anche a riposo).

Camminata in acqua: perché funziona

Il meccanismo che attiva tutti questi benefici è estremamente semplice: con il suo effetto “massaggiante”, l’acqua va a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, aiutando, di fatto, a rendere più elastici i vasi sanguigni che di conseguenza riusciranno più efficacemente a riportare i liquidi in eccesso alla loro sede naturale, cioè a ridistribuirli equamente in tutto il corpo.
Questo produce un duplice effetto:

  • Riduce il gonfiore e l’indolenzimento
  • Migliora l’aspetto estetico, compreso quello dovuto alla cellulite

Inoltre l’acqua di mare è ricca di sali ed oligoelementi (non solo il classico sale, ma anche magnesio, zinco, sodio, potassio, rame, ferro, bromo, calcio, fosforo e iodio) che richiamano i liquidi in eccesso verso l’esterno, con un vero e proprio effetto drenante per tutte le parti del corpo coperte dall’acqua (e, in misura minore, anche più in generale).

Attenzione: un discorso diverso, ma in qualche modo anche analogo, vale per quanto riguarda le camminate sulla spiaggia, specie a piedi nudi, sulla sabbia.
Quella della sabbia, in effetti, è una superficie cedevole sotto ai nostri piedi, che ci costringe a riadattare continuamente la postura, rendendo il tutto anche più faticoso e quindi dispendioso dal punto di vista energetico.
Per questo e per altri motivi, tale tipo di attività non è adatto a tutti in quanto può mettere a dura prova le articolazioni; inoltre, se camminate su sabbia asciutta, anche il calore stesso della sabbia può causare problemi andando a peggiorare stati infiammatori in atto (questo non avviene, naturalmente, sul bagnasciuga, che però essendo sempre orientato in discesa ci costringe ad assumere una postura di pronazione da un lato, tranquillamente gestibile da persone sane, ma che può andare ad aggravare problematiche preesistenti o comunque mettere sotto sforzo le articolazioni).
Con questo non voglio dire che camminare sulla sabbia sia il male: anzi, se non avete particolari problemi di salute una bella passeggiata al mare può solo essere piacevole, rilassante e anche allenante, e addirittura può aiutare la postura e la circolazione, se fatto come si deve. L’importante, come in tutte le cose, è che lo facciate con consapevolezza, in modo graduale e ascoltando il vostro corpo, fermandovi se sentite dolore o fastidio… e magari dotandovi di ciabattine per evitare di ustionarvi la pianta del piede, e facendovi accompagnare (specie se siete donne incinte o non siete più giovanissimi), in modo da potervi appoggiare a qualcuno in caso di difficoltà.

Camminata in acqua: 5 consigli

Naturalmente perché ne riceviate vero beneficio non basta semplicemente limitarsi a camminare per un paio di minuti con l’acqua alle caviglie. La camminata in acqua va fatta con criterio, ecco i miei 5 consigli per camminare in acqua traendone reali benefici:

  1. Dovete camminare a passo sostenuto (e non limitarvi a sgambettare qua e là, passeggiando in totale relax).
  2. Se possibile, immergetevi in acqua fino ai fianchi: potete iniziare con l’acqua alle caviglie, ma se riuscite, man mano, a farla arrivare almeno ai polpacci (e gradualmente anche più su), è meglio, perché più vi immergete, maggiori saranno i benefici.
  3. La camminata dovrebbe durare in media circa 30 minuti: iniziate da passeggiate più brevi, ma se possibile man mano aumentate la durata anche fino ai 40 minuti. Potete fare anche 2-3 sessioni da 10-15 minuti distribuite durante la giornata.
  4. Potrebbe sembrare sciocco o superfluo specificarlo, ma preferisco ribadirlo: prima di iniziare, mettete sempre la protezione solare, e se possibile indossate occhiali da sole e bagnatevi la testa (o indossate un cappello).
  5. Ultimo ma non meno importante: naturalmente, evitate le ore più calde della giornata, in modo da non rischiare un colpo di calore.

E voi camminate in acqua quando siete al mare?

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